il presente lavoro si propone l’analisi dell’istituto del fermo amministrativo dei beni mobili registrati, disciplinato dall’articolo 86 del d.P.R. n.602/1973, sotto due differenti profili.

Il primo, compilativo, riporta per intero il panorama del fermo amministrativo, sia in relazione alla (poca e confusa) produzione legislativa, sia in relazione alla (ancor meno chiara) produzione giurisprudenziale.

Il secondo profilo vuole fornire, o per lo meno prova a fornire, risposte agli operatori del diritto, con ciò sicuramente assumendo il rischio di scontrarsi, in futuro, con un possibile orientamento contrario della giurisprudenza, orientamento tuttavia ad oggi inesistente.

Con le soluzioni prospettate, talvolta sicuramente difficili da digerire (vedi una per tutte il doppio ricorso in tema di fermo afferente a crediti di diversa natura), si intende dunque prendere posizione evidenziando la natura problematica dell’istituto del fermo amministrativo auspicando, perché no, un intervento legislativo globale affinché lo strumento del fermo, utile ausilio nella fase della riscossione coattiva, non diventi un incubo, sia per chi venga a subirlo, sia per chi venga investito della valutazione di legittimità dello stesso.